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Lo spettacolo consiste in una semina e vede come protagonisti, accanto ad attori, musicisti e danzatori, gli studenti degli Istituti Agrari, nel tentativo di riscattare assieme a loro il gesto agricolo nella sua efficacia produttiva e contemporaneamente nella sua valenza estetica, rappresentandolo come un modello esemplare d’azione etica.

Accompagnati da testi che celebrano la fertilità della terra e la sua mitologia, gli attori-contadini seminano essenze adatte al terreno prescelto. Contrariamente a quanto avviene normalmente nei teatri, l’esito dello spettacolo coincide con un prodotto tangibile: il campo, frutto dell’impegno e dell’attenzione dei giovani agricoltori, si lascia contemplare come un segno linguistico imponente.

 

Progetto e regia: Silvio Panini - Musiche: Paolo Grandi - Costumi: Loredana Averci – Creazioni teatrali: Nostra Dea - Interpreti: Loredana Averci, Manon Peronne, Aurelie Klutchnikoff e giovani agricoltori-studenti. - Musiche eseguite dal Quartetto d’archi Grandi: Paola Garavaldi, Paolo Grandi, Eulalia Grillo, Sebastian Mannutza - Soprano: Paola Garavaldi 


Anno di produzione: 1999

Lo spettacolo è stato realizzato con la collaborazione della Fondazione Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina, degli studenti dell’Istituto Agrario L.Serpieri di Bologna e del signor Roberto Negrini, contadino.


L’evento può essere ripetuto in diversi luoghi e seminando essenze diverse a seconda delle caratteristiche pedologiche del terreno prescelto.È necessaria una fase di preparazione del terreno ed un laboratorio con gli studenti.