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Monologo terapeutico sui corpi dolenti, il teatro e l'osteopatia

ore 20.30, Fattoria Basinelli - Ingresso libero

Chi se ne cura è un monologo in cui una donna interpreta se stessa, nei ruoli di teatrante e osteopata, ma anche di formica e di Prometeo, con il corpo dolente e la mente assetata. Come tutti noi. Le sue parole e i suoi gesti sono un tentativo di rompere il tessuto connettivo che ci tiene uniti a distanza e di ricostituirlo, più compatto e sano, alla luce di una riflessione profonda che parte dal corpo e dalle sue giunture. La durata della pièce è di cinquanta minuti, volutamente parallela al decorso di una seduta osteopatica.

E, come questa, ripercorre le tappe classiche di un incontro curativo: presentazione, anamnesi, osservazione, diagnosi, terapia, congedo. L’attrice/terapeuta si offre allo sguardo degli spettatori/pazienti in un rimando continuo di scambi di ruolo. E il pubblico, gentilmente chiamato a collaborare sulla scena, sta in equilibrio fra un gioco metateatrale e metacurativo e ha il tempo materiale di rielaborare gli accadimenti che si susseguono e di farsi lentamente manipolare, comprendendo il senso nascosto che si situa nella relazione terapeutica. E tutto il valore di Chi se ne curarisiede lì: in un monologo che si trasforma in dialogo; dialogo di cura reciproca. “Sai che, dopo, ho cominciato a respirare meglio?” dicono le persone, andandosene. Visibilmente sollevate, distese, arieggiate. Chi se ne cura, adattandosi senza difficoltà ad ambiti teatrali e curativi, sul benessere e sul bene stare, sul femminile e sul maschile, sulla salute e sulla malattia è replicabile facilmente e non necessita di grandi mezzi, né finanziari, né tecnici. Ideazione e interpretazione: Rosamaria Maino Testo: Paolo Pagliani, Rosamaria Maino, Wislawa Szymborska Regia: Sara Maino Produzione: Koinè S.r.l.s www.koineimpresa.com

Qui il video e l'evento.